Location: Palazzo pubblico (Cortile del Podestà)
Orario: dalle 16
Introduzione
È possibile ricavare un nesso logico tra le parole della Costituzione e lo spirito democratico in essa insito?
Per saperne di più
Attraverso una lettura commentata di alcuni articoli della Costituzione repubblicana (nel testo originario) si intende mostrare l’importanza del nesso tra lingua e democrazia: senza un dettato linguistico limpido e trasparente non è possibile formulare princìpi democratici di portata universale. Se è vero che nel lessico della nostra legge fondamentale (secondo la versione approvata dall’Assemblea costituente il 22 dicembre 1947 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948) «soltanto 355 lemmi su 1357 sono estranei al vocabolario di base» (De Mauro), è anche vero che la selezione e la combinazione di tutti questi lemmi è il risultato di un lungo processo, che muove dal modello francese (in particolare, le costituzioni del 1791 e del 1946), ma se ne distingue mediante la progressiva elaborazione e stratificazione di nuovi sintagmi e stilemi. Esponendo alcune varianti redazionali si può comprendere il faticoso tentativo di arrivare a un testo soddisfacente anche sul piano linguistico, innovativo nella tradizione.