Siena come Springfield: per un museo della pallacanestro in Italia

28 settembre 2018

Sede: Sant’Agata, via Sant’Agata 1
Orario: dalle 16.00 alle 20.00

 

Per saperne di più

James Naismith, nel dicembre 1891 a Springfield, Massachusetts, presentò, nella palestra della International YMCA Training School, un nuovo gioco, chiamato Basket-ball.

Ida Nomi Pesciolini, nel maggio del 1907, guidò le sue ragazze dell’Associazione Ginnastica Senese, nell’esercizio di un nuovo “giuoco ginnastico per giovinette”, nel campo di Sant’Agata a Siena, in vista dell’esibizione al Concorso nazionale di Venezia, definito “palla al cerchio”.

Siena come Springfield, quindi, ebbe la prerogativa di aver introdotto per la prima volta nel proprio paese la pallacanestro.

Il 17 febbraio 1968 a Springfield fu inaugurato il Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, un’esposizione museale moderna muldimediale ed interattiva.

Siena per la sua storia e per la sua passione per il basket, potrebbe essere la città ideale per riempire il vuoto di un Museo del Basket, dedicato alla figura di Ida Nomi Pesciolini. La pallacanestro italiana ha mosso i primi passi a Siena e può trovare in Siena un luogo super partes per ospitare un’esposizione permanente che non sia solo una raccolta di “memorabilia”, ma avere tematiche peculiari e proprie che raccontino con modalità multimediali la pallacanestro e la società italiana nel loro divenire, illustrando processi della memoria e della cultura legati al basket, e per il suo tramite alla società italiana.

Ricerca, educazione, memoria, divulgazione, comunicazione, alcune delle parole chiave che potrebbero descrivere la logica di un esperienza museale del genere, nel solco della rinnovata attenzione per tali tematiche a livello teorico generale.

La ricerca si propone quindi di verificare, di concerto con la Federazione italiana pallacanestro e la Lega basket la realizzazione di uno studio conoscitivo circa le modalità e la relativa fattibilità di un simile progetto.

 

Metodologia

Il progetto muoverà dalla letteratura esistente sui temi museali in generale e dallo studio delle realtà già operanti, nello specifico, quali quella omologa statunitense e quelle di altre discipline sportive realizzate in Italia come il calcio, il tennis e la ginnastica. In un secondo momento si tratterà di ipotizzare un percorso originale da adattare al caso italiano ed alla pallacanestro nello specifico. Si tratterà anche di tentare di creare una sinergia con i corsisti più brillanti del Corso in operatore sportivo, da coinvolgere nel lavoro a vario titolo. Inoltre il progetto oltre a rientrare nelle tematiche proprie del Dipartimento si collega bene anche alle logiche del master e della laurea magistrale in Public and cultural diplomacy, essendo di interesse per gli studenti. Ovviamente il progetto è aperto a tutti coloro che nel Dipartimento potranno essere interessati a collaborare integrando capacità e potenzialità legate ad ambiti al momento non considerati. Verranno utilizzate e fatte interagire in modo integrato le diverse capacità scientifiche dei singoli componenti il gruppo di ricerca. La storia dello sport, la storia del giornalismo, la storia della cultura, la comunicazione, il marketing, i metodi quantitativi, il diritto e l’economia, infatti, concorreranno alla stesura di un progetto di museo del basket sostenibile. Il progetto sarà poi la base per un convegno di studio e lavoro che vedrà coinvolti enti, istituzioni ed esperti internazionali legati al basket nello specifico e in generale all’idea di musealità, come sintesi del lavoro svolto e base per la realizzazione stessa del progetto.

Nello specifico, inoltre, partendo dal campo di Sant’Agata dove tutto ebbe inizio l’idea è quella di illustrare le potenzialità di un’esperienza museale come quella del basket mostrandone il progetto con audiovisivi e allo stesso tempo avvicinare gli studenti al basket utilizzando un canestro da esterni per gare di tiro o altri tipi di pratica come gare di 3vs3.

 

Organizzatore

Dipartimento Scienze sociali, politiche e cognitive – Università di Siena

 

 

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